Immagine pacchetto D - 2025

Corsi FAD

Pacchetto da n. 100 crediti ECM composto da 2 corsi FAD

Tipologia di corso: pacchetto composto da due corsi FAD asincroni
Scadenza del corso “Pedofagia di sviluppo…. “: 31 dicembre 2025
Scadenza del corso “La classificazione cinematica…. “: 31 dicembre 2025
Crediti formativi ECM: 100

299,00

CORSO 1 DI 2

Pedofagia di sviluppo: le devianze comportamentali precoci in alimentazione infantile

INFORMAZIONI SUL CORSO

Corso a Distanza FAD: Videocorso online su apposite piattaforme di e-learning – learning management system (lms). Riprese con tecnologia green screen.
Autorizzazione ministeriale: ID 5279 – 435142
Il corso ĆØ disponibile sino al: 31 dicembre 2025
Crediti formativi: 50

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PRESENTAZIONE DEL CORSO

CONTENUTI

L’alimentazione ĆØ probabilmente una delle più remote e ancestrali forme di linguaggio e comunicazione dal punto di vista antropologico. Può essere considerato un bisogno fisiologico che va ben al di lĆ  del proprio fine primario che ĆØ quello del sostentamento e si plasma in un vero e proprio comportamento. Alcuni anni fa la devianza di comportamento alimentare era riservata a fasce d’etĆ  adolescenziale, prioritariamente femminili.
I disturbi alimentari sono un motivo frequente di consultazione in clinica per un bambino piccolo: dal 25% al 40% dei genitori dei bimbi piccoli segnala difficoltĆ  di alimentazione, principalmente alimentazione lenta, rifiuto di mangiare, selettivitĆ , scarso appetito oppure altre manifestazioni comportamentali di devianza (vomito, tosse, sonnolenza in concomitanza alla proposta di pasto).
Questo corso ha lo scopo di focalizzare l’attenzione su tale problematica in aumento preoccupante, saper riconoscere gli indicatori di rischio, fornire sia delle correte informazioni sia di approfondimento e diagnosi, sia di approccio terapeutico e riabilitativo.

RELATRICE

Mariagrazia Anna BurattiĀ |Ā Logopedista deglutologaĀ | Dirigente c/o Centro Multispecialistico CRESCERE COMUNICANDO, Saronno (VA). Docente c/o Master di Deglutologia – Clinica ORL – Pisa per la materia ā€œPedofagia e patologie speciali nel bambino 0-36mesiā€ . Docente c/o Master in Deglutologia (livello I) – UniversitĆ  Torino per la materia ā€œDisfagie evolutive precoci e problemi correlatiā€.

MODULI E LEZIONI

Modulo 1 | DISFAGIA E PEDOFAGIA
Lezione A | Definizione di disfagia: cause che conducono a pedofagia (prenatali, perinatali, post-natali)
Lezione B | Differenziazione tra pedofagia di sviluppo e pedofagia da alterato transito

Modulo 2 | IL FENOMENO DELLA DEGLUTIZIONE Ā Ā 
Lezione A | Fenomenologia della deglutizione: differenziazione tra deglutizione neonatale/infantile e adulta
Lezione B | Evoluzione della deglutizione e parallelismo tra capacitĆ  deglutitorie ed eventuali/possibili problematiche

Modulo 3 | NOMENCLATURA E GLOSSARIO
Lezione A | Nomenclatura e glossario: raccomandazioni sulla via delle ā€œLinee Guida pediatricheā€
Lezione B | Nomenclatura in ambito foniatrico-logopedico
Lezione C | Nomenclatura in ambito psicologico, emotivo e relazionale

Modulo 4 | BUCCALITƀ E SVILUPPO INFANTILE
Lezione A | La BUCCALITƀ: un fenomeno globale nell’intelligenza alimentare
Lezione B | La processazione sensoriale e oro-sensoriale
Lezione C | Lo sviluppo del gusto del bambino

Modulo 5 | L’IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI
Lezione A | RED FLAGS medico-cliniche e funzionali
Lezione B | Equipe multidisciplinare
Lezione C | Ambiti di azione/intervento di un logopedista Deglutologo nei vari contesti di vita del bambino

Modulo 6 | DIAGNOSI FUNZIONALE E STRUMENTALE
Lezione A | Presentazione dello strumento di indagine funzionale: il Bilancio neuromotorio bucco-facciale
Lezione B | Eventuali proposte di approfondimento medico-strumentale

Modulo 7 | PERCORSO DI RIEDUCAZIONE DALLO SVEZZAMENTO
Lezione A | Il percorso di divezzamento infantile secondo OMS
Lezione B | Divezzamento ā€œrigidoā€ o ā€œa richiestaā€?
Lezione C | Fagofobia e rupofobia: approccio riabilitativo di avvicinamento ai cibi, alle consistenze, ai profumi
Lezione D | Percorso di abilitazione del bambino

DESTINATARI ECM

Medico chirurgo (Chirurgia generale, Audiologia e foniatria, Chirurgia maxillofacciale, Chirurgia pediatrica, Igiene degli alimenti e della nutrizione, Malattie dell’apparato respiratorio, Medicina fisica e riabilitazione, Medicina generale (medici di famiglia), Medicina interna, Neonatologia, Neurologia, Neuropsichiatria infantile, Otorinolaringoiatria, Pediatria; Pediatria (pediatri di libera scelta), Psicoterapia, Scienza dell’alimentazione e dietetica); Logopedista (logopedista, iscritto nell’elenco speciale ad esaurimento); Psicologo (psicologia, psicoterapia); Assistente sanitario; Odontoiatra; Fisioterapista (fisioterapista, iscritto nell’elenco speciale ad esaurimento); Infermiere; Terapista della neuro e psicomotricitĆ  dell’etĆ  evolutiva (terapista della neuro e psicomotricitĆ  dell’etĆ  evolutiva, iscritto nell’elenco speciale ad esaurimento); Dietista (dietista, iscritto nell’elenco speciale ad esaurimento)

QUESTIONARIO DI APPRENDIMENTO

La prova di apprendimento potrĆ  essere effettuata al termine del corso accedendo alla sezione questionari, dopo aver seguito le lezioni audio/video (e nella versione PDF).Ā  La prova di apprendimento consisterĆ  in un questionario, a doppia randomizzazione delle domande, a risposta multipla con 4 possibilitĆ  di risposta di cui una sola corretta. Sono previste 150 domande.Ā  La soglia di superamento prevista ĆØ del 75%.
ƈ possibile effettuare 5 tentativi. Ad ogni tentativo errato le domande subiranno una randomizzazione e vi sarĆ  l’obbligo di revisionare almeno il 25% del corso.

GUIDA - REQUISITI TECNICI PER L'UTENTE

Il sistema non prevede alcun prerequisito tecnico.

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CORSO 2 DI 2

La classificazione cinematica delle forme tetraplegiche ed emiplegiche della PCI: aspetti teorici ed esemplificazioni cliniche

INFORMAZIONI SUL CORSO

Corso a Distanza FAD: Videocorso online su apposite piattaforme di e-learning – learning management system (lms). Riprese con tecnologia green screen.
Autorizzazione ministeriale: ID 5279 – 449655
Il corso ĆØ disponibile sino al: 31 dicembre 2025
Crediti formativi: 50

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RELATORI

CONTENUTI

Il problema della classificazione delle paralisi cerebrali infantili (PCI) si pone contestualmente alla formulazione e comunicazione alla famiglia della diagnosi. La diagnosi di PCI può essere considerata uno sguardo sul passato aggiornato al presente, in grado di correlare segni e sintomi alla presenza di una lesione del sistema nervoso centrale. Di per sĆ© potrebbe diventare una gabbia, come sosteneva Andrea Canevaro, in cui rinchiudere tutte le disfunzioni di cui soffrirĆ  il bambino a partire dal ritardo dello sviluppo neuro-psicomotorio. La diagnosi come riconoscimento dell’avvenuta lesione del sistema nervoso centrale però non basta. Di per sĆ© in fatti ĆØ una ā€œturbaā€, come recita la definizione internazionale, cioĆØ un disturbo permanente e inemendabile. Appresa la diagnosi si pone il problema della prognosi, cioĆØ di cosa riserva il futuro a quel bambino. Se la diagnosi di basa idealmente su ciò che ĆØ andato perso, la prognosi si basa, al contrario, su ciò che ĆØ rimasto e può ancora essere utilizzato in senso adattivo per costruire le funzioni proprie dello sviluppo. Anche il cervello del bambino con PCI non si ferma, ma cerca di costruire, come riesce, le funzioni attese (postura, locomozione orizzontale e verticale, manipolazione, comunicazione, ecc.) In sostanza per capire cosa fare dal punto di vista rieducativo occorre passare dalla diagnosi di lesione alla prognosi di funzione. La rieducazione non ĆØ altro che una guida allo sviluppo delle funzioni che il bambino cercherĆ  di costruire nonostante (la congiunzione avversativa ĆØ d’obbligo) la presenza incancellabile di una lesione nel suo sistema nervoso centrale. La classificazione funzionale delle forme spastiche della PCI ci permette di capire che direzione sta seguendo il bambino, cosa possiamo fare per aiutarlo, cosa dobbiamo temere, quando e perchĆ©. Il risultato del nostro trattamento rieducativo non potrĆ  infatti essere misurato in termini di normalitĆ  recuperata, obiettivo impossibile nella PCI, ma di guadagno ottenuto rispetto alla storia naturale dell’affezione considerata, cioĆØ a cosa sarebbe successo se non avessimo potuto fare nulla. La distribuzione topografica e la severitĆ  del quadro clinico (tetraplegie, diplegie, emiplegie) e neppure le variazioni del tono muscolare, da cui l’eponimoā€ spasticoā€ che connota l’intera classe di questi bambini, sono sufficienti per capire in cosa consiste il recupero funzionale. Possono solo guidarci a comprendere il problema maggiore che dovremo affrontare in riabilitazione: il controllo posturale nelle tetraplegie, il cammino nelle diplegie e la manipolazione nelle emiplegie. Questo FAD si propone di descrivere le diverse forme cliniche comprese nelle macrocategorie della tatraplegia ed emiplegia (le diplegie verranno affrontate in un nuovo apposito FAD nel 2026), con iĀ loro segni e i sintomi, la loro storia naturale e soprattutto il razionale terapeutico necessario per affrontarli (con quali strumenti, quando, come e perchĆ©).

Buon lavoro!

RELATORI

dott.ssaĀ Silvia AlboresiĀ |Ā Medico fisiatraĀ | AUSL Reggio Emilia, Arcispedale S. Maria Nuova, UnitĆ  per la Riabilitazione delle Gravi DisabilitĆ  dell’EtĆ  Evolutiva, Reggio Emilia

dott.ssaĀ Camilla AntonelliĀ |Ā Medico NPIĀ | IRCCS Fondazione ā€œStella Marisā€, U.O. Complessa Neurologia e Neuroriabilitazione dell’etĆ  evolutiva, Pisa

dott.ssa Arianna Valeria Bai | Medico fisiatra | IRCCS Fondazione ā€œStella Marisā€, U.O Complessa di Neuropsichiatria Infantile 1-A, Area delle encefalopatie esitali e dei disturbi neurologici della prima infanzia, Pisa

dott.ssa Elena Beani | Tnpee | PhD RTD-A presso Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’UniversitĆ  di Pisa TNPEE presso Dipartimento Clinico di Neuroscienze dell’EtĆ  Evolutiva dell’IRCCS Fondazione Stella Maris, Pisa

prof. Adriano FerrariĀ |Ā Medico fisiatraĀ | Professore di Medicina Fisica e Riabilitativa presso UniversitĆ  di Modena e Reggio Emilia (RE)

ToĀ Alessandro MarzollaĀ |Ā Tecnico ortopedicoĀ | Libero Professionista presso cliniche e strutture ospedaliere, Bologna

dott.ssaĀ Martina OrlandoĀ |Ā TnpeeĀ | IRCCS Fondazione ā€œStella Marisā€, U.O. Complessa Neurologia e Neuroriabilitazione dell’etĆ  evolutiva, Pisa

dott.Ā Francesco PelilloĀ |Ā Medico ortopedicoĀ | IRCCS Fondazione Policlinico ā€œSan Matteoā€, DEA di Ortopedia e Traumatologia, Pavia

dott.ssa.Ā Maria Cristina PesciĀ |Ā Medico specialista in psicoterapia e psicologia clinicaĀ | AUSL Reggio Emilia, Arcispedale S. Maria Nuova, UDGEE Reggio Emilia

MODULI E LEZIONI
Modulo 1Ā INTRODUZIONE
Lezione A – La natura del difetto motorio nelle Paralisi Cerebrali Infantili |Ā A. Ferrari
Lezione B – Da John Little ai giorni nostri: le tappe della classificazione |Ā C. Antonelli
Lezione C – Aspetti motori |Ā A. V. Bai
Lezione D – Aspetti percettivi |Ā S. Alboresi
Lezione E – Aspetti intenzionali |Ā M. C. Pesci
Lezione F – La classificazione cinematica |Ā A. Ferrari

Modulo 2Ā ASPETTI CLINICI DELLE TETRAPARESI SPASTICHE
Lezione A – Aspetti clinici comuni nelle tetraplegie spastiche |Ā A. Ferrari
Lezione B – Quadri clinici delle tetraplegie con video (1 parte) |Ā M. Orlando
Lezione C – Quadri clinici delle forme tetraplegiche con video (2 parte) |Ā M. Orlando
Lezione D – Il razionale dell’intervento terapeutico nelle tetraplegie |Ā A. Ferrari
Lezione E – Ortesi e ausili di maggior impiego nelle tetraplegie |Ā A. Marzolla
Lezione F – Chirurgia funzionale nelle tetraplegie |Ā F. Pelillo

Modulo 3Ā ASPETTI CLINICI DELLE EMIPLEGIE SPASTICHEĀ 
Lezione A – Caratteristiche distintive delle forme emiplegiche della PCI |Ā A. Ferrari
Lezione B – Architettura della manipolazione |Ā A. Ferrari
Lezione C – Prima e seconda classe di mano con video |Ā E. Beani
Lezione D – Terza classe di mano con video |Ā E. Beani
Lezione E – Quarta e quinta classe di mano con video |Ā E. Beani
Lezione F – Chirurgia funzionale arto superiore |Ā F. Pelillo

Modulo 4Ā IL RAZIONALE TERAPEUTICO
Lezione A – Il trattamento ā€œintegratoā€ |Ā A. Ferrari
Lezione B – L’intervento terapeutico nelle tetraplegie |Ā A. Ferrari
Lezione C – L’intervento terapeutico nelle emiplegie |Ā A. Ferrari
Lezione D – La terapia attraverso il gioco |Ā E. Beani
Lezione E – Il setting terapeutico |Ā M. Orlando
Lezione F – L’interazione terapeutica attraverso il gioco |Ā C. Antonelli

DESTINATARI ECM

Medico chirurgo (Neurochirurgia, Neurofisiopatologia, Neurologia, Neuropsichiatria infantile, Ortopedia e traumatologia, Pediatria, Pediatria (pediatri di libera scelta), Psicoterapia, Chirurgia generale, Chirurgia pediatrica, Genetica medica, Medicina dello sport, Medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza, Medicina fisica e riabilitazione, Medicina generale (medici di famiglia, Medicina interna, Medicina termale, Neonatologia); Logopedista; Podologo; Terapista occupazionale; Massofisioterapista iscritto all’elenco speciale di cui all’Art. 5 del D.M. 9 agosto 2019; Psicologo (Psicologia; psicoterapia); Assistente sanitario; Tecnico sanitario laboratorio biomedico; Infermiere pediatrico; Tecnico di neurofisiopatologia; Fisioterapista; Infermiere; Terapista della neuro e psicomotricitĆ  dell’etĆ  evolutiva; Educatore professionale; Tecnico ortopedico

QUESTIONARIO DI APPRENDIMENTO
La prova di apprendimento potrĆ  essere effettuata al termine del corso accedendo alla sezione questionari, dopo aver seguito le lezioni audio/video (e nella versione PDF).Ā  La prova di apprendimento consisterĆ  in un questionario, a doppia randomizzazione delle domande, a risposta multipla con 4 possibilitĆ  di risposta di cui una sola corretta. Sono previste 150 domande.Ā  La soglia di superamento prevista ĆØ del 75%.
ƈ possibile effettuare 5 tentativi. Ad ogni tentativo errato le domande subiranno una randomizzazione e vi sarĆ  l’obbligo di revisionare almeno il 25% del corso.
GUIDA - REQUISITI TECNICI PER L'UTENTE
Il sistema non prevede alcun prerequisito tecnico.

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