Immagine pacchetto C - 2025

Corsi FAD

Pacchetto da n. 150 crediti ECM composto da 3 corsi FAD

Tipologia di corso: pacchetto composto da tre corsi FAD asincroni
Scadenza del corso “Cure domiciliari….”: 9 settembre 2025
Scadenza del corso “Buone pratiche organizzative…. “: 31 dicembre 2025
Scadenza del corso “La classificazione cinematica…. “: 31 dicembre 2025
Crediti formativi ECM: 150

375,00

CORSO 1 DI 3

Cure domiciliari: percorsi multiprofessionali e Medicina Digitale per il paziente al domicilio

INFORMAZIONI SUL CORSO

Corso a Distanza FAD: Videocorso online su apposite piattaforme di e-learning – learning management system (lms).
Autorizzazione ministeriale: ID 5279 – 428047
Il corso ĆØ disponibile sino al: 9 settembre 2025
Crediti formativi: 50
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PRESENTAZIONE DEL CORSO

CONTENUTI

Casa come primo luogo di cura, assistenza domiciliare e telemedicina. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Missione 6 Salute, Componente: C1 – Reti di prossimitĆ , strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale) le Cure Domiciliari assumono un’importanza rilevante, al fine di migliorare l’assistenza alle persone con patologie croniche all’interno della loro abitazione, con una particolare attenzione nei confronti dei pazienti over 65. Anche il Decreto del Ministero della Salute del 23 maggio 2022 n.77 (DM 77/2022) sottolinea che ā€œla casa come primo luogo di cura viene individuata all’interno della programmazione sanitaria nazionale quale setting privilegiato dell’assistenza territorialeā€.

Questo Corso FAD: ā€œCure domiciliari: percorsi multiprofessionali e Medicina Digitale per il paziente al domicilioā€ pone l’accento sull’importanza di costruire percorsi di presa in carico multidisciplinari e multiprofessionali. Sono stati quindi coinvolti, come Relatori di questo Corso, tutti i professionisti sanitari che, a vario titolo, possono intervenire nel percorso di Cura del paziente al domicilio. Come previsto dalle normative vigenti, ĆØ stato poi dedicato un ampio spazio alle tecnologie che possono supportare i professionisti impegnati in queste attivitĆ , con particolare riguardo alla Medicina Digitale, con strumenti come la Telemedicina, la Teleassistenza, il Teleconsulto, il Telemonitoraggio e la Teleriabilitazione. Il Corso si conclude con un cortometraggio che apre un importante spunto di riflessione sul coinvolgimento delle realtĆ  associative territoriali nel percorso di Cura del paziente fragile al domicilio.

TEAM FORMATIVO

RESPONSABILI SCIENTIFICI

Fabrizio GervasoniĀ |Ā Medico fisiatraĀ | Responsabile Medico e Sanitario UDO Cure Domiciliari, ASST Fatebenefratelli Sacco, Milano

Erika MariglianoĀ |Ā Medico igienistaĀ | Direttore S.S. Cure Domiciliari – ASST Fatebenefratelli Sacco, Milano

 

RELATORI

Dalila AzziniĀ |Ā Terapista della Neuro e PsicomotricitĆ  dell’EtĆ  Evolutiva

Maria BagnatoĀ |Ā PsicologaĀ | UDO Cure Domiciliari, ASST Fatebenefratelli Sacco, Milano

Stefania BallarinĀ |Ā Ingegnere biomedicoĀ | Laboratorio per la Riabilitazione, la Medicina e lo Sport – LARMS -, Roma, Italia

Silvia BondiniĀ |Ā Medico internistaĀ | Responsabile Medico, UDO Cure Domiciliari, ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano

Raimondo ChiaramonteĀ |Ā InfermiereĀ | ASST Fatebenefratelli Sacco, Milano

Diana CrognaleĀ |Ā Ingegnere biomedico

Giordana DonvitoĀ |Ā Terapista occupazionale

Francesco LastillaĀ |Ā FisioterapistaĀ | Coordinatore Area Riabilitativa, Fond. Don Gnocchi, Pessano Con Bornago, Milano

Mariangela LombardiĀ |Ā Assistente SocialeĀ | UDO Cure Domiciliari, ASST Fatebenefratelli Sacco, Milano

Luca MarinĀ |Ā FisioterapistaĀ | LAMA, UNI. Pavia, Italia e UNI. Ostrava, Repubblica Ceca

Vito NotoĀ |Ā Medico specialista in Geriatria e Psicologia MedicaĀ | Presidente di APS Centro Studi Cure Domiciliari Onlus

Giada OrtolaniĀ |Ā InfermieraĀ | Coordinatore delle Professioni Sanitarie, UDO Cure Domiciliari, ASST Fatebenefratelli Sacco, Milano

Silvia PellegrinoĀ |Ā FisioterapistaĀ | UDO Cure Domiciliari, ASST Fatebenefratelli Sacco, Milano

Stefano RegondiĀ |Ā CEOĀ | NLAB Research Center, Milano

Miriam RosaĀ |Ā Fisioterapista

Gregorio SalceĀ |Ā Medico fisiatraĀ | Centro di Rieducazione Motoria, Milano

Anna TroianoĀ |Ā Educatrice teatrale e RegistaĀ | Cooperativa Il Sorriso, Pessano con Bornago, Milano

Salvatore VasapolloĀ |Ā Tecnico ortopedico

MODULI E LEZIONI
Modulo 1 | LA CASA COME PRIMO LUOGO DI CURA DEL PAZIENTE: DALLA NORMATIVA VIGENTE ALLA PRESA IN CARICO MULTIPROFESSIONALE DEL PAZIENTE AL DOMICILIO
Lezione A | La casa come primo luogo di cura: introduzione al corso e riferimenti normativi |Ā F. Gervasoni
Lezione B | Il paziente domiciliare: dalla valutazione multidimensionale alla presa in carico multiprofessionale |Ā E. Marigliano – F. Gervasoni
Lezione C | L’infermiere domiciliare |Ā G. Ortolani
Lezione D | Il coordinamento dei professionisti della riabilitazione a domicilio |Ā F. Lastilla
Lezione E | Il fisioterapista dell’équipe delle cure domiciliari |Ā S. Pellegrino
Lezione F | Il supporto psicologico al domicilio |Ā M. Bagnato
Lezione G | L’assistente sociale nella definizione delle modalitĆ  di presa in carico domiciliare e del setting di cura |Ā M. Lombardi
Lezione H | Il terapista occupazionale al domicilio |Ā G. Donvito
Lezione I | La valutazione del domicilio per la fornitura di ausili |Ā D. Azzini
Lezione L | Non chiamiamole ā€œbadantiā€: Un modello formativo per un’innovativa interpretazione dell’assistente domiciliare |Ā V. Noto
Lezione M | Il fisiatra nel setting domiciliare |Ā F. Gervasoni
Lezione N | La gestione delle problematiche internistiche del paziente al domicilio |Ā S. Bondini

Modulo 2 | LA VALUTAZIONE DEL PAZIENTE DOMICILIARE: SCALE DI MISURA E VARIABILI DI OUTCOME Ā Ā 
Lezione A | Il fascicolo socio assistenziale e sanitario: dati clinici e scale di valutazione di competenza infermieristica |Ā G. Ortolani
Lezione B | La cartella riabilitativa del paziente in trattamento fisioterapico domiciliare |Ā S. Pellegrino
Lezione C | La valutazione psicologica al domicilio: strumenti, questionari e scale di misura|Ā M. Bagnato

Modulo 3 | LE PIƙ FREQUENTI PROBLEMATICHE CLINICHE E RIABILITATIVE DEL PAZIENTE AL DOMICILIO
Lezione A | Valutazione e gestione delle ferite difficili e delle lesioni da pressione |Ā G. Ortolani
Lezione B | Il rischio di caduta del paziente all’interno della sua casa |Ā F. Gervasoni
Lezione C | Strumenti per l’assessment fisioterapico del rischio di caduta al domicilio: questionari, test e scale di misura |Ā S. Pellegrino
Lezione D | La sarcopenia: epidemiologia, eziopatogenesi, valutazione clinica e strumentale |Ā G. Salce
Lezione E | L’esercizio terapeutico per il trattamento della sarcopenia|Ā F. Gervasoni
Lezione F | NMES (Elettrostimolazione neuromuscolare) nel percorso riabilitativo del paziente con sarcopenia |Ā F. Gervasoni

Modulo 4 | DISPOSITIVI MEDICI E APPARECCHIATURE TECNOLOGICHE PER IL PAZIENTE AL DOMICILIO
Lezione A | Gli ausili al domicilio del paziente: aspetti da valutare e soluzioni possibili |Ā S. Vasapollo
Lezione B | L’ecografia a supporto dell’attivitĆ  dell’infermiere al domicilio: opportunitĆ  e limiti |Ā R. Chiaramonte
Lezione C | Terapie Fisiche domiciliari: elettrostimolazione, magnetoterapia, ultrasonoterapia, pressoterapia al domicilio del paziente |Ā S. Ballarin

Modulo 5 | MEDICINA DIGITALE PER LE CURE DOMICILIARI: TELEMEDICINA, TELEVISITA, TELECONSULTO, TELEASSISTENZA, TELEMONITORAGGIO E TELERIABILITAZIONE
Lezione A | Telesemeiotica: nuovi strumenti e nuovi segni per la cura del paziente al domicilio|Ā F. Gervasoni
Lezione B | La gestione del dato clinico digitale nel processo di cura del paziente |Ā D. Crognale
Lezione C | Dal binomio human natural voice – human artificial voice, le prospettive domiciliari per la detection di bio-marcatori vocali |Ā S. Regondi
Lezione D | Teleriabilitazione e telemonitoraggio: presupposti teorici e strumenti per la valutazione del paziente e il trattamento da remoto |Ā L. Marin
Lezione E | Teleriabilitazione: Intelligenza Artificiale e tecnologie innovative per il trattamento fisioterapico e il telemonitoraggio da remoto |Ā M. Rosa

Modulo 6 | LE CURE DOMICILIARI E IL COINVOLGIMENTO DELLE REALTƀ ASSOCIATIVE TERRITORIALI
Lezione A | Uno spunto di riflessione: associazioni e terzo settore per la creazione di una rete sociale attorno al paziente domiciliare |Ā A. Troiano
Lezione B | Cortometraggio: La marEA | A. Troiano

DESTINATARI ECM

Medico chirurgo (Allergologia ed immunologia clinica, Anestesia e rianimazione, Angiologia, Cardiochirurgia, Cardiologia, Chirurgia generale, Chirurgia maxillo-facciale, Chirurgia pediatrica, Chirurgia plastica e ricostruttiva, Chirurgia toracica, Chirurgia vascolare, ContinuitĆ  assistenziale, Dermatologia e venereologia, Direzione medica di presidio ospedaliero, Ematologia; Endocrinologia, Farmacologia e tossicologia clinica, Gastroenterologia, Genetica medica, Geriatria, Ginecologia e ostetricia, Igiene, epidemiologia e sanitĆ  pubblica, Malattie dell’apparato respiratorio, Malattie infettive, Malattie metaboliche e diabetologia, Medicina aeronautica e spaziale, Medicina del lavoro e sicurezza degli ambienti di lavoro, Medicina dello sport, Medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza, Medicina fisica e riabilitazione, Medicina generale (medici di famiglia), Medicina interna, Medicina legale, Medicina termale, Medicina trasfusionale, Nefrologia, Neurochirurgia, Neurologia, Oncologia, Organizzazione dei servizi sanitari di base, Ortopedia e traumatologia, Otorinolaringoiatria, Psichiatria, Psicoterapia, Radioterapia, Urologia); Assistente sanitario; Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare; Tecnico ortopedico; Fisioterapista; Infermiere; Terapista della neuro e psicomotricitĆ  dell’etĆ  evolutiva; Educatore professionale; Tecnico della riabilitazione psichiatrica; Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro; Psicologo (Psicologia, Psicoterapia); Terapista occupazionale; Podologo; Logopedista; Farmacista (Farmacista pubblico del SSN, Farmacista territoriale, Farmacista di altro settore)

QUESTIONARIO DI APPRENDIMENTO
La prova di apprendimento potrĆ  essere effettuata al termine del corso accedendo alla sezione questionari, dopo aver seguito le lezioni audio/video (e nella versione PDF).Ā  La prova di apprendimento consisterĆ  in un questionario, a doppia randomizzazione delle domande, a risposta multipla con 4 possibilitĆ  di risposta di cui una sola corretta. Sono previste 150 domande.Ā  La soglia di superamento prevista ĆØ del 75%.
ƈ possibile effettuare 5 tentativi. Ad ogni tentativo errato le domande subiranno una randomizzazione e vi sarĆ  l’obbligo di revisionare almeno il 25% del corso.
GUIDA - REQUISITI TECNICI PER L'UTENTE
Il sistema non prevede alcun prerequisito tecnico.

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CORSO 2 DI 3

Buone pratiche organizzative e assistenziali in RSA: clinical governance, clinical risk management, linee guida per la sicurezza e qualitĆ  delle cure, benessere della persona

INFORMAZIONI SUL CORSO

Corso a Distanza FAD: Videocorso online su apposite piattaforme di e-learning – learning management system (lms)
Autorizzazione ministeriale: ID 5279 – 433733
Il corso ĆØ disponibile sino al: 31 dicembre 2025
Crediti formativi: 50
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PRESENTAZIONE DEL CORSO

CONTENUTI

Il raggiungimento della qualitĆ  nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), ĆØ un obiettivo cruciale che richiede un approccio organizzato ed integrato. Il primo passo verso l’eccellenza ĆØ assicurarci che l’organizzazione rispetti le normative vigenti. Le certificazioni di qualitĆ  giocano un ruolo fondamentale nel dimostrare la conformitĆ  agli standard. Le RSA devono avvalersi di professionisti competenti che sappiano esprimere un progetto di servizio alla persona basato su linee guida e buone pratiche comprovate da evidenze scientifiche. Una componente essenziale per migliorare la qualitĆ  dell’assistenza ĆØ il coinvolgimento degli operatori. La loro soddisfazione e consapevolezza sono fondamentali per garantire un’assistenza di qualitĆ . Un ambiente di lavoro positivo non solo migliora la qualitĆ  delle cure, ma anche la motivazione e la dedizione del personale. La qualitĆ  e la sicurezza delle cure, insieme al benessere e alla dignitĆ  degli ospiti, sono obiettivi primari che possono essere raggiunti solo attraverso un’assistenza adeguata e organizzata. ƈ essenziale che i processi assistenziali siano strettamente integrati con l’organizzazione per garantire un impatto positivo sulla qualitĆ  percepita dai familiari e sulla fiducia nei servizi offerti. Per conseguire il complesso obiettivo della qualitĆ  totale, ĆØ imprescindibile promuovere una cultura organizzativa che valorizzi i professionisti e il lavoro di squadra. La collaborazione tra tutte le figure professionali, sostenuta da una formazione continua e un supporto adeguato, ĆØ necessaria per rispondere progressivamente ai bisogni dei residenti. Considerando il trend in diminuzione delle risorse economiche disponibili, ĆØ fondamentale una gestione oculata e strategica delle risorse. Le RSA devono adottare soluzioni innovative che permettano di mantenere alta la qualitĆ  delle cure senza rinunciare all’efficienza economica. Il programma del corso propone soluzioni rilevanti per una corretta integrazione di tutte le figure professionali operanti nelle RSA. Fornisce linee guida e buone pratiche assistenziali per intervenire in modo appropriato e utile nel proprio campo d’azione, soddisfacendo le esigenze degli ospiti, degli operatori e dei familiari.

RELATORE
Costante EmaldiĀ |Ā FisioterapistaĀ | vanta una carriera distintiva nel campo della fisioterapia e della gestione dei servizi sociosanitari in RSA dal 1998. In questo ambito ĆØ esperto in metodiche di clinical governance e clinical risk management introdotte nelle organizzazioni giĆ  dal 2010, inoltre dal 1993 ha approfondito continuamente i temi relativi alla movimentazione carichi, ausili, sistemi antidecubito, posture e management fisioterapico. Attualmente ricopre i seguenti ruoli di rilievo:

  • Vicepresidente e responsabile del governo clinico della cooperativa Asscor (RA)
  • Clinical Risk Manager del Consorzio Solco (RA)
  • Referente per ANSDIPP (Associazione Manager del Sociosanitario) in Emilia-Romagna

Grazie alla sua esperienza e competenza, ha contribuito significativamente allo sviluppo e alla promozione delle migliori pratiche nel settore sociosanitario. Il suo impegno nella gestione del rischio clinico e nella consulenza geriatrica ha portato a miglioramenti tangibili nella qualitĆ  delle cure e nella sicurezza dei pazienti nelle strutture in cui opera.

MODULI E LEZIONI
Modulo 1 PRESENTAZIONE DEL CORSO, INTERPRETAZIONI E OBIETTIVI
Lezione A | Introduzione
Lezione B | PerchĆØ proporre questo corso e relativi obiettivi
Lezione C | Presentazione dei contenuti del programma e loro correlazioni
Lezione D | Interpretazione e discrezionalitĆ  dei contesti di lavoro

Modulo 2 CAMPO DI APPLICAZIONE DEL CORSO E FATTORI DEL CONTESTO
Lezione A | Regole del contesto nazionale e regionale
Lezione B | Tipologia dell’Ente gestore
Lezione C | Scelta del target di qualitĆ  da erogare

Modulo 3 GOVERNO ORGANIZZATIVO IN RSA
Lezione A | Tipo di azienda e struttura – organizzazione – sistema e metodo – strategia – tattica e tecnica
Lezione B | Mission, obiettivi e strategie
Lezione C | Come programmare le azioni per l’implementazione degli obiettivi
Lezione D | Organigramma e funzioni gramma aziendale
Lezione E | Organigramma, funzioni gramma, ruoli e responsabilitĆ  degli operatori in RSA
Lezione F | Key points organizzativi per la gestione dell’assistenza in RSA

Modulo 4 CLINICAL GOVERNANCE
Lezione A | Definizione, obiettivi e richiami storici
Lezione B | Funzioni e contenuti
Lezione C | Strumenti generali del governo clinico, quale scelta per la nostra organizzazione

Modulo 5 STRUMENTI DI CLINICAL GOVERNANCE PER LE RSA: APPROFONDIMENTI
Lezione A | Evidenze scientifiche e linee guida
Lezione B | Audit
Lezione C | Appropriatezza
Lezione D | Clinical risk management
Lezione E | HTA – health technology assessment
Lezione F | Knowledge management
Lezione G | Formazione continua e sviluppo professionale
Lezione H | Valutazione competence professionale
Lezione I | Change management – team work – coaching activity – staff management
Lezione L | Ricerca e Sviluppo
Lezione M | Coinvolgimento utenti
Lezione N | Progetto riabilitativo – socioassistenziale
Lezione O | Benessere organizzativo

Modulo 6 CLINICAL GOVERNANCE: FOCUS SUL CLINICAL RISK MANAGEMENT
Lezione A | Obiettivi, funzioni, obblighi e raccomandazioni
Lezione B | Organizzazione per la cultura e per la qualitĆ  e sicurezza delle cure
Lezione C | Strumenti per la gestione del rischio assistenziale nelle RSA
Lezione D | Come adeguare e rendere efficiente il clinical risk management nelle RSA
Lezione E | Clinical risk management e principali processi di prevenzione per la salute dell’utente

Modulo 7 CLINICAL GOVERNANCE: FOCUS SUL PROGETTO RIABILITATIVO SOCIOASSISTENZIALE PER IL BENESSERE E LA DIGNITA’ DELLA PERSONA
Lezione A | Obiettivi, funzioni, contenuti e sostenibilitĆ 
Lezione B | Principi per la costruzione del progetto relativi alle singole professioni
Lezione C | Raccolta e analisi dati dei principali indicatori di qualitĆ  richiesti dall’accreditamento delle rispettive regioni
Lezione D | Come individuare le prioritĆ  organizzative
Lezione E | Come individuare le prioritĆ  assistenziali
Lezione F | Azioni di staff management
Lezione G | Il governo del progetto ed il ruolo della equipe organizzativa multiprofessionale

Modulo 8 ESEMPI DELL’UTILIZZO DI ALCUNI STRUMENTI PER LA GESTIONE DELL’ASSISTENZA ADATTATI AL CONTESTO ED ALLE PROFESSIONI
Lezione A | Come utilizzare e adattare al contesto ed alle professioni gli strumenti di clinical governance
Lezione B | Key points assistenziali in RSA
Lezione C | Il programma formativo: la funzione di prevenzione e di supporto all’organizzazione
Lezione D | Progetto riabilitativo-socioassistenziale: alcuni esempi pratici
Lezione E | Benessere e dignitĆ  della persona: alcuni esempi pratici

Modulo 9 BENESSERE ORGANIZZATIVO NELLE RSA
Lezione A | Le politiche per il personale
Lezione B | Il benessere organizzativo nelle RSA
Lezione C | Il progetto, obiettivi, strategie e contenuti
Lezione D | Quali indicazioni per favorire lo sviluppo del buon clima di lavoro

DESTINATARI ECM

Medico chirurgo (ContinuitĆ  Assistenziale, Geriatria, Igiene, Epidemiologia e sanitĆ  pubblica, Medicina del lavoro e sicurezza degli ambienti di lavoro, Medicina fisica e riabilitazione, Medicina generale (medici di famiglia), Organizzazione dei servizi sanitari di base, Ortopedia e traumatologia, Psicoterapia) Terapista occupazionale; Massofisioterapista iscritto all’elenco speciale di cui all’Art. 5 del D.M. 9 agosto 2019; Psicologo (psicologia, psicoterapia); Assistente sanitario; Tecnico ortopedico; Fisioterapista; Infermiere; Educatore professionale; Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro

QUESTIONARIO DI APPRENDIMENTO

La prova di apprendimento potrĆ  essere effettuata al termine del corso accedendo alla sezione questionari, dopo aver seguito le lezioni audio/video (e nella versione PDF).Ā  La prova di apprendimento consisterĆ  in un questionario, a doppia randomizzazione delle domande, a risposta multipla con 4 possibilitĆ  di risposta di cui una sola corretta. Sono previste 150 domande.Ā  La soglia di superamento prevista ĆØ del 75%.
ƈ possibile effettuare 5 tentativi. Ad ogni tentativo errato le domande subiranno una randomizzazione e vi sarĆ  l’obbligo di revisionare almeno il 25% del corso.

GUIDA - REQUISITI TECNICI PER L'UTENTE
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CORSO 3 DI 3

La classificazione cinematica delle forme tetraplegiche ed emiplegiche della PCI: aspetti teorici ed esemplificazioni cliniche

INFORMAZIONI SUL CORSO

Corso a Distanza FAD: Videocorso online su apposite piattaforme di e-learning – learning management system (lms). Riprese con tecnologia green screen.
Autorizzazione ministeriale: ID 5279 – 449655
Il corso ĆØ disponibile sino al: 31 dicembre 2025
Crediti formativi: 50
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PRESENTAZIONE DEL CORSO

CONTENUTI

Il problema della classificazione delle paralisi cerebrali infantili (PCI) si pone contestualmente alla formulazione e comunicazione alla famiglia della diagnosi. La diagnosi di PCI può essere considerata uno sguardo sul passato aggiornato al presente, in grado di correlare segni e sintomi alla presenza di una lesione del sistema nervoso centrale. Di per sĆ© potrebbe diventare una gabbia, come sosteneva Andrea Canevaro, in cui rinchiudere tutte le disfunzioni di cui soffrirĆ  il bambino a partire dal ritardo dello sviluppo neuro-psicomotorio. La diagnosi come riconoscimento dell’avvenuta lesione del sistema nervoso centrale però non basta. Di per sĆ© in fatti ĆØ una ā€œturbaā€, come recita la definizione internazionale, cioĆØ un disturbo permanente e inemendabile. Appresa la diagnosi si pone il problema della prognosi, cioĆØ di cosa riserva il futuro a quel bambino. Se la diagnosi di basa idealmente su ciò che ĆØ andato perso, la prognosi si basa, al contrario, su ciò che ĆØ rimasto e può ancora essere utilizzato in senso adattivo per costruire le funzioni proprie dello sviluppo. Anche il cervello del bambino con PCI non si ferma, ma cerca di costruire, come riesce, le funzioni attese (postura, locomozione orizzontale e verticale, manipolazione, comunicazione, ecc.) In sostanza per capire cosa fare dal punto di vista rieducativo occorre passare dalla diagnosi di lesione alla prognosi di funzione. La rieducazione non ĆØ altro che una guida allo sviluppo delle funzioni che il bambino cercherĆ  di costruire nonostante (la congiunzione avversativa ĆØ d’obbligo) la presenza incancellabile di una lesione nel suo sistema nervoso centrale. La classificazione funzionale delle forme spastiche della PCI ci permette di capire che direzione sta seguendo il bambino, cosa possiamo fare per aiutarlo, cosa dobbiamo temere, quando e perchĆ©. Il risultato del nostro trattamento rieducativo non potrĆ  infatti essere misurato in termini di normalitĆ  recuperata, obiettivo impossibile nella PCI, ma di guadagno ottenuto rispetto alla storia naturale dell’affezione considerata, cioĆØ a cosa sarebbe successo se non avessimo potuto fare nulla. La distribuzione topografica e la severitĆ  del quadro clinico (tetraplegie, diplegie, emiplegie) e neppure le variazioni del tono muscolare, da cui l’eponimoā€ spasticoā€ che connota l’intera classe di questi bambini, sono sufficienti per capire in cosa consiste il recupero funzionale. Possono solo guidarci a comprendere il problema maggiore che dovremo affrontare in riabilitazione: il controllo posturale nelle tetraplegie, il cammino nelle diplegie e la manipolazione nelle emiplegie. Questo FAD si propone di descrivere le diverse forme cliniche comprese nelle macrocategorie della tatraplegia ed emiplegia (le diplegie verranno affrontate in un nuovo apposito FAD nel 2026), con iĀ loro segni e i sintomi, la loro storia naturale e soprattutto il razionale terapeutico necessario per affrontarli (con quali strumenti, quando, come e perchĆ©).

Buon lavoro!

RELATORI

dott.ssaĀ Silvia AlboresiĀ |Ā Medico fisiatraĀ | AUSL Reggio Emilia, Arcispedale S. Maria Nuova, UnitĆ  per la Riabilitazione delle Gravi DisabilitĆ  dell’EtĆ  Evolutiva, Reggio Emilia

dott.ssaĀ Camilla AntonelliĀ |Ā Medico NPIĀ | IRCCS Fondazione ā€œStella Marisā€, U.O. Complessa Neurologia e Neuroriabilitazione dell’etĆ  evolutiva, Pisa

dott.ssa Arianna Valeria Bai | Medico fisiatra | IRCCS Fondazione ā€œStella Marisā€, U.O Complessa di Neuropsichiatria Infantile 1-A, Area delle encefalopatie esitali e dei disturbi neurologici della prima infanzia, Pisa

dott.ssa Elena Beani | Tnpee | PhD RTD-A presso Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell’UniversitĆ  di Pisa TNPEE presso Dipartimento Clinico di Neuroscienze dell’EtĆ  Evolutiva dell’IRCCS Fondazione Stella Maris, Pisa

prof. Adriano FerrariĀ |Ā Medico fisiatraĀ | Professore di Medicina Fisica e Riabilitativa presso UniversitĆ  di Modena e Reggio Emilia (RE)

ToĀ Alessandro MarzollaĀ |Ā Tecnico ortopedicoĀ | Libero Professionista presso cliniche e strutture ospedaliere, Bologna

dott.ssaĀ Martina OrlandoĀ |Ā TnpeeĀ | IRCCS Fondazione ā€œStella Marisā€, U.O. Complessa Neurologia e Neuroriabilitazione dell’etĆ  evolutiva, Pisa

dott.Ā Francesco PelilloĀ |Ā Medico ortopedicoĀ | IRCCS Fondazione Policlinico ā€œSan Matteoā€, DEA di Ortopedia e Traumatologia, Pavia

dott.ssa.Ā Maria Cristina PesciĀ |Ā Medico specialista in psicoterapia e psicologia clinicaĀ | AUSL Reggio Emilia, Arcispedale S. Maria Nuova, UDGEE Reggio Emilia

MODULI E LEZIONI
Modulo 1Ā INTRODUZIONE
Lezione A – La natura del difetto motorio nelle Paralisi Cerebrali Infantili |Ā A. Ferrari
Lezione B – Da John Little ai giorni nostri: le tappe della classificazione |Ā C. Antonelli
Lezione C – Aspetti motori |Ā A. V. Bai
Lezione D – Aspetti percettivi |Ā S. Alboresi
Lezione E – Aspetti intenzionali |Ā M. C. Pesci
Lezione F – La classificazione cinematica |Ā A. Ferrari

Modulo 2Ā ASPETTI CLINICI DELLE TETRAPARESI SPASTICHE
Lezione A – Aspetti clinici comuni nelle tetraplegie spastiche |Ā A. Ferrari
Lezione B – Quadri clinici delle tetraplegie con video (1 parte) |Ā M. Orlando
Lezione C – Quadri clinici delle forme tetraplegiche con video (2 parte) |Ā M. Orlando
Lezione D – Il razionale dell’intervento terapeutico nelle tetraplegie |Ā A. Ferrari
Lezione E – Ortesi e ausili di maggior impiego nelle tetraplegie |Ā A. Marzolla
Lezione F – Chirurgia funzionale nelle tetraplegie |Ā F. Pelillo

Modulo 3Ā ASPETTI CLINICI DELLE EMIPLEGIE SPASTICHEĀ 
Lezione A – Caratteristiche distintive delle forme emiplegiche della PCI |Ā A. Ferrari
Lezione B – Architettura della manipolazione |Ā A. Ferrari
Lezione C – Prima e seconda classe di mano con video |Ā E. Beani
Lezione D – Terza classe di mano con video |Ā E. Beani
Lezione E – Quarta e quinta classe di mano con video |Ā E. Beani
Lezione F – Chirurgia funzionale arto superiore |Ā F. Pelillo

Modulo 4Ā IL RAZIONALE TERAPEUTICO
Lezione A – Il trattamento ā€œintegratoā€ |Ā A. Ferrari
Lezione B – L’intervento terapeutico nelle tetraplegie |Ā A. Ferrari
Lezione C – L’intervento terapeutico nelle emiplegie |Ā A. Ferrari
Lezione D – La terapia attraverso il gioco |Ā E. Beani
Lezione E – Il setting terapeutico |Ā M. Orlando
Lezione F – L’interazione terapeutica attraverso il gioco |Ā C. Antonelli

DESTINATARI ECM

Medico chirurgo (Neurochirurgia, Neurofisiopatologia, Neurologia, Neuropsichiatria infantile, Ortopedia e traumatologia, Pediatria, Pediatria (pediatri di libera scelta), Psicoterapia, Chirurgia generale, Chirurgia pediatrica, Genetica medica, Medicina dello sport, Medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza, Medicina fisica e riabilitazione, Medicina generale (medici di famiglia, Medicina interna, Medicina termale, Neonatologia); Logopedista; Podologo; Terapista occupazionale; Massofisioterapista iscritto all’elenco speciale di cui all’Art. 5 del D.M. 9 agosto 2019; Psicologo (Psicologia; psicoterapia); Assistente sanitario; Tecnico sanitario laboratorio biomedico; Infermiere pediatrico; Tecnico di neurofisiopatologia; Fisioterapista; Infermiere; Terapista della neuro e psicomotricitĆ  dell’etĆ  evolutiva; Educatore professionale; Tecnico ortopedico

QUESTIONARIO DI APPRENDIMENTO
La prova di apprendimento potrĆ  essere effettuata al termine del corso accedendo alla sezione questionari, dopo aver seguito le lezioni audio/video (e nella versione PDF).Ā  La prova di apprendimento consisterĆ  in un questionario, a doppia randomizzazione delle domande, a risposta multipla con 4 possibilitĆ  di risposta di cui una sola corretta. Sono previste 150 domande.Ā  La soglia di superamento prevista ĆØ del 75%.
ƈ possibile effettuare 5 tentativi. Ad ogni tentativo errato le domande subiranno una randomizzazione e vi sarĆ  l’obbligo di revisionare almeno il 25% del corso.
GUIDA - REQUISITI TECNICI PER L'UTENTE
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